Il riciclo dell'alluminio ha una finalità analoga a quella del recupero di qualsiasi altro materiale, l'obbiettivo è infatti quello di ottenere un prodotto che sia compatibile con la reintroduzione nel ciclo produttivo.
In parole semplice, tramite il riciclo si recuperano degli oggetti usati (ad esempio degli imballaggi) che vengono convertiti nuovamente in materia prima in modo che possano essere impiegati per la realizzazione di ulteriori oggetti.

Nel caso dell'alluminio il riciclo è un'attività particolarmente conveniente perché si tratta di un metallo riutilizzabile un numero virtualmente infinito di volte, con un grande risparmio sia in termini economici (non è per esempio necessario procedere ad una nuova estrazione dalla bauxite) che in termini di sostenibilità ambientale (1 Kg di alluminio riciclato richiede il 5% dell'energia necessaria per produrre la materia prima originaria).
Ma come avviene esattamente il riciclo dell'alluminio?

Tutto inizia naturalmente dal conferimento degli scarti tramite la raccolta differenziata: lattine, tappi a vite, bottiglie, bombolette, tubetti, coperchi, capsule del caffè, vaschette, fogli, scatolette.. sono milioni gli oggetti in alluminio che ogni giorno vengono destinati allo smaltimento.
Per distinguere gli scarti riciclabili esiste un apposito sistema di classificazione, nel caso specifico parliamo di quelli indicati tramite la lettera "A" (o l'abbreviazione "Alu") che non contenendo prodotti chimici sono considerati sicuri.

Successivamente alla raccolta entrano in gioco gli impianti che effettuano la procedura di separazione dagli altri scarti e consentono di eseguire il primo trattamento.
Vengono quindi eliminati tutti i materiali non metallici, come per esempio la plastica o il vetro, e i metalli magnetici come il ferro. Fatto questo si può passare alla presse per la creazione di balle d'alluminio da destinare alle fonderie.
Gli operatori di queste ultime effettuano innanzitutto una valutazione qualitativa e in seguito un trattamento preventivo a 500° con cui eliminare componenti estranee quali le vernici.
L'iter si conclude con la fusione a 800° che permette di ricavare l'alluminio liquido per la creazione dei lingotti da inviare all'industria della trasformazione.

I lingotti così ottenuti presentano le medesime proprietà di quelli generati utilizzando alluminio non riciclato e, come accade con questi ultimi, vengono utilizzati per prodotti dell'edilizia, dei trasporti, dell'elettronica, delle costruzioni meccaniche e del comparto domestico.

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