Da alcuni anni il CiAl (Consorzio Imballaggi Alluminio) ha attivato il cosiddetto "Premio Resa" per promuovere il riciclo di grandi quantità di alluminio con la collaborazione dei comuni italiani e degli operatori del settore ambientale.
Si tratta in sostanza di un incentivo di tipo economico indirizzato a tutti i soggetti coinvolti nel settore del recupero di imballaggi e altri prodotti basati su un metallo che, una volta riciclato, garantisce le stesse proprietà della materia prima originaria, ma con un importante risparmio in termini di energia elettrica impiegata e di emissioni inquinanti.

Quanto si guadagna dal riciclo dell'alluminio? In linea generale è possibile valutare in circa 10 euro il prezzo pagato dalle aziende per 20 Kg di metallo differenziato, depurato dalle scorie e pressato.
Viene così ad affermarsi il principio dell'economia circolare, grazie alla quale invece di immettere nei processi produttivi l'alluminio derivante dall'estrazione, si impiega nuovamente quello già utilizzato per la fabbricazione di oggetti, macchinari e componenti.

Per creare 1 Kg di materia prima originaria sono necessari 15 kWh, ne bastano invece 0.75% per la stessa quantità di alluminio riciclato, quindi l'economia circolare è a sua volta la base per il funzionamento di un circolo virtuoso.

A monte dell'economia circolare vi è la raccolta differenziata, piccole quantità raccolte in ambiente domestico che diventano milioni di tonnellate da conferire all'industria della trasformazione.
Ma quali sono le modalità di questa raccolta? In molti si chiedono per esempio se sia possibile riciclare contenitori di alluminio sporchi, perché magari contaminati da residui alimentari.

Per quanto riguarda tale aspetto è lo stesso CiAl a rassicurarci, perché gli scarti dell'alluminio, prima di essere fusi in nuovi lingotti, vengono sottoposti ad un procedimento di prefusione finalizzato proprio all'eliminazione di tutto ciò che potrebbe alterare la qualità del prodotto finito.
Quindi sì, anche le lattine ancora sporche della bevanda o della conserva che contenevano possono essere riciclate.

Tutto gli oggetti realizzati in alluminio sono riciclabili? In questo caso la risposta è invece negativa, infatti è possibile conferire alla differenziata tutti gli oggetti classificati con la sigla "Al" (o "Alu"), mentre non sono riciclabili quelli contrassegnati dalle sigle "C", "F", "T" e"X" che vanno invece considerati rifiuti pericolosi o inquinanti.

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