Daisy è il nome del robot della catena di riciclo della Casa di Cupertino, una macchina che nel prossimo futuro sarà particolarmente impegnata in quanto l'azienda capitanata da Tim Cook ha deciso di quadruplicare il numero di retailer presso i quali gli utenti avranno la possibilità di restituire un dispositivo usato.

Il programma di Apple dedicato all'economia circolare è già particolarmente articolato e maturo: un cliente in possesso di un device riciclabile prodotto dalla compagnia (ad esempio un iPhone) ha la possibilità di conferirlo presso un qualunque Apple Store, è inoltre disponibile la formula Apple Trade In che prevede:

  • il riciclo a costo zero nel caso in cui il dispositivo abbia un valore di permuta;
  • una carta regalo Apple Store nel caso in cui venga ceduto un dispositivo usato idoneo.

Per quanto riguarda invece Daisy, la macchina provvede a disassemblare e a riciclare gli iPhone che vengono resi presso i punti vendita USA della Best Buy e di KPN in Olanda.

Stando ai dati relativi allo scorso anno, la Mela Morsicata avrebbe ricondizionato ben 7.8 milioni di dispositivi evitando che quasi 50 mila tonnellate di rifiuti elettronici fossero destinati alle discariche.
Relativamente al riciclo, la quota di dispositivi trattati sarebbe stata pari a poco meno di un milione, tali cifre sono però destinate ad aumentare considerando che Daisy è stata concepita per operare su 1.2 milioni di device.

Il robot eccelle anche a livello di prestazioni: programmato per lavorare su 15 diversi modelli del melafonino è in grado di disassemblarne fino a 200 l'ora. I materiali così recuperati vengono quindi reimmessi nella filiera produttiva, basti pensare al cobalto delle batterie che viene pienamente riutilizzato per la realizzazione di batterie nuove.

L'economia circolare animata da Cupertino non si limita però ai soli iPhone, i gusci del MacBook Air e del Mac mini sono infatti prodotti interamente in alluminio riciclato. Dato che l'alluminio è un materiale riciclabile al 100%, e che mantiene le sue qualità anche quando recuperato sotto forma di rifiuto, una volta estratto dai prodotti usati permette di essere riutilizzato integralmente nella creazione di nuovi device.

L'impegno di Apple nel riciclo proseguirà poi nel Material Recovery Lab, una gigantesca struttura situata presso Austin (Texas) in cui i ricercatori dell'azienda studieranno nuove tecnologie e algoritmi di Machine Learning per la sostenibilità ambientale con la collaborazione dell'università locale.

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